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Passion4fun intervista al Lucca Comics 2021 l’illustratore ed autore Paolo Barbieri

In Italia si è appena concluso il Lucca Comics 2021, svoltosi dal 29 Ottobre al 1° Novembre. Abbiamo avuto il grande piacere di intervistare Paolo Barbieri, il più grande illustratore fantasy del panorama italiano e fra i più apprezzati al mondo.

Nato a Mantova nel 1971, Paolo Barbieri si appassiona al disegno da giovanissimo, quando, vedendo per la prima volta UFO Robot Goldrake nel 1978, inizia a riprodurlo in maniera sistematica; l’esplorazione dello spazio ed i robot di cui era pregna l’animazione giapponese serviranno da fertile base per il suo interesse verso la fantascienza classica e, più tardi, verso il genere fantasy, di cui si innamorerà.

Frequenta l’Istituto d’Arte di Mantova e, successivamente, la Scuola di Grafica Pubblicitaria a Milano, per poi approfondire, da autodidatta, varie tecniche di disegno. Nel 1996 inizia a collaborare con diverse case editrici realizzando copertine di libri ed illustrazioni per fascicoli di vario genere e nel 1999 arriva la prima copertina per la collana “Urania” della Mondadori; nel 2001 partecipa alla realizzazione del lungometraggio animato “Aida degli Alberi” come direttore delle colorazioni delle tavole.

A partire dal 2004, anno in cui raggiunge il primo successo con la copertina del romanzo “Nihal della Terra del Vento” di Licia Troisi, realizza cover per libri di autori di fama mondiale come Clive Cussler, Wilbur Smith, Umberto Eco, George R. R. Martin e molti altri.

Oltre al suo incessante lavoro di copertinista, si impegna in una ricca produzione personale, realizzando, negli anni, numerosi libri illustrati di grande successo; è il primo artista italiano in assoluto ad essere nominato “guest of honor” al Lucca Comics 2011, nel quale gli è stata dedicata una mostra antologica a Palazzo Ducale, e nel 2014 viene insignito del prestigioso premio del Romics d’Oro.

Fra le sue opere originali spiccano “Favole degli Dei”, “L’Inferno di Dante” ed “Apocalisse” per la Mondadori; per l’editore Lo Scarabeo realizza “Zodiac”, “Fantasy Cats”, “Unicorns”, “StarDragons” e “NightFairies”, dai quali sono state tratte anche delle carte dei tarocchi.

Oltre a decine di copertine dei romanzi fantasy di Licia Troisi, realizza due libri illustrati dedicati ai personaggi de “Le creature del Mondo Emerso”; per la Sergio Bonelli Editore redige una versione aggiornata de “L’Inferno di Dante” con nuova grafica ed illustrazioni inedite, e lavora alle copertine dei romanzi di Gea e Nathan Never, a quella del Color Fest di Dylan Dog del 2015 ed all’illustrazione a doppia pagina dell’edizione di “Dampyr”, ambientata proprio a Lucca.
Le sue opere sono state selezionate da Spectrum, rivista internazionale che ogni anno pubblica il meglio dell’arte fantasy contemporanea di tutto il mondo.

Quest’anno, presso la mostra a lui dedicata a Palazzo Ducale, è stato esposto il processo evolutivo che ha portato alla creazione della splendida Locandina del Lucca Comics & Games 2021: si tratta di un’immagine che evoca bellezza e suscita fantasia in colui che la contempla, autentico manifesto dello spirito ottimistico che caratterizza questa edizione della fiera, volta alla ripartenza dopo la pandemia.

Riguardo alla locandina, Barbieri afferma:
“Qui Dante diventa quasi un novello Virgilio per ricondurci a Lucca, abbracciata idealmente dal Sommo Poeta e mostrata mentre riprende con questa rinascita, ed è la ragione per cui per la prima volta la città è al centro della composizione.
Il pubblico è portato a riveder le stelle – citando quella meravigliosa frase finale della cantica – soprattutto tutti coloro che andavano a Lucca come i visitatori, ma anche gli innumerevoli professionisti che vi prendono parte; ci si ritrova a provare il medesimo sollievo di Dante e Virgilio davanti a quella luce fioca, ma estremamemente forte e prorompente”.

Fra gli elementi rappresentati nella locandina non abbiamo potuto fare a meno di notare dei riferimenti cabalistici; abbiamo dunque domandato all’autore come sia nata questa idea e se per caso fosse un appassionato.

Barbieri a tal proposito ha risposto:
“In realtà seguo quegli argomenti da molti anni, ma l’idea non è nata imboccando quel percorso. L’Art Director (Cosimo Lorenzo Pancini) conosce – forse anche un po’ meglio di me – quel tipo di cultura e, dopo aver sovrapposto per caso l’Albero della Cabala alla locandina, ha visto che tutti i riferimenti combaciavano perfettamente; da lì è nata, per così dire, una spiegazione che ha fatto coincidere tutti i vari punti di questo albero con i punti fondamentali che avevo creato per questo poster, come le linee di fuga, le linee di costruzione e le stelle.
Alla fine tale coincidenza non è nemmeno così del tutto casuale poichè molti grandi artisti del passato quando dipingevano, si affidavano a delle costruzioni inserite anche in figure geometriche per rendere il tutto più leggibile;
io da anni faccio anche questo perciò questa sovrapposizione, che sia la cabala o qualcos’altro che si riaggancia, magari, ad un passato più oscuro e misterioso, oggi noi la traduciamo in questo modo”.

Ringraziamo ancora un volta Paolo Barbieri per la disponibilità e per la spelindida intervista concessa.

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