Su NOW TV e Sky Atlantic da qualche ora è disponibile il primo episodio di House of the Dragon, il prequel de Il Trono di Spade.
House of the Dragon ci porta indietro di decenni, alla scoperta delle vicende della famiglia Targaryen, una delle famiglie più rilevanti dell’universo narrativo di George R.R. Martin. Proprio all’inizio, infatti, viene specificato che la serie è ambientata 170 prima della nascita di Daenerys Targaryen, uno dei personaggi più importanti di GOT, accennando la storia degli antenati della dinastia dei draghi.
La serie inizia con un concilio per la successione al trono, la scelta ricade su Viserys Targaryen e di fatto continua la successione maschile. Il Re Viserys però, non ha un erede maschio ma solo la principessa Rhaenyra e il fratello Daemon, figura brutale e incontrollabile.
Ad Approdo del Re la situazione sta per cambiare, il regno in festa si prepara ad accogliere la nascita dell’erede al trono ma, molte insidie si nascondono sia nel castello che oltre i confini di Westeros.
La storia sembra essere delineata, capiamo da subito chi sarà la protagonista e speriamo che le figure di Viserys e del principe Deamon vengano approfondite. Il Trono di Spade ci ha insegnato che il colpo di scena è proprio dietro l’angolo e di sicuro non possiamo aspettarci una storia piatta.
Salta subito all’occhio l’aspetto tecnico impeccabile della serie visto il cospicuo budget messo a disposizione, gli ambienti sono ricostruiti con cura e ci riportano ad atmosfere familiari.
Finalmente vediamo i draghi, ovviamente stiamo parlando della famiglia Targaryen la dinastia dei draghi quindi ci aspettiamo grandi combattimenti a cavallo di questi esseri alati imponenti realizzati in modo strepitoso.
La prima puntata della serie House of the Dragon senza ombra di dubbio riesce a catturare lo spettatore. Di sicuro è un prodotto visivamente bello e ci riporta in territori conosciuti per esplorarli sotto un altro punto di vista.
Speriamo che le prossime puntate siano all’altezza e che riescano a catturare ancor di più l’attenzione dello spettatore tanto quanto Il Trono di Spade.
