Dopo l’uscita nelle sale di Thor Love and Thunder, vediamo la dottoressa Jane Foster nei panni di Thor che brandisce con grande maestria il possente Mjolnir, capace di assemblare i frammenti che lo compongono.
Il martello di Thor è l’arma per eccellenza del Dio del tuono ed è fatto con un materiale particolare chiamato Uru. Nell’universo Marvel esistono molte armi e armature fatte di Uru, dalla lancia di Odino “Gungnir” all’armatura “Thorbuster” di Tony Stark, ma il Mjolnir è senza ombra di dubbio la più famosa. Grazie a questa arma speciale, il dio del tuono può scagliare fulmini, controllare il tempo atmosferico, volare (aggrappandosi al maglio dopo averlo lanciato) e, ovviamente, utilizzarla contro i nemici. Inoltre, sappiamo che solo chi è meritevole può brandirlo e usarne gli svariati poteri; chi non lo è (praticamente la stragrande maggioranza), non riesce nemmeno a sollevarlo.
Scopriamo insieme chi è stato meritevole di impugnare questa arma divina.
«Chiunque impugni questo martello, se ne è degno, otterrà il potere di Thor»
Con queste parole, incise sul martello stesso, possiamo dedurre che solo i puri di cuore possono brandire questa arma mitologica, ma vediamo quali sono stati nel tempo i pochi combattenti così meritevoli di questo potere.
Il primo è senza ombra di dubbio Thor il dio del Tuono, figlio di Odino.
Ma della stirpe Norrena non è l’unico degno, infatti anche suo nonno Bor, padre di Odino su Thor #600 del 2009 di Michael Straczynski e Oliver Coipel si dimostrò all’altezza.
Bor, dopo essere tornato in vita e sotto l’influenza di Loki, affronta Thor e durante lo scontro afferra al volo il sacro martello.
Lo stesso padre di Thor, Odino (l’artefice della sua creazione) utilizza il martello nella serie Avenger Preistorici creata da Jason Aaron e Esad Ribic.
Nonostante sia il più indegno di tutti, anche Loki dio dell’inganno è riuscito ad utilizzare il Mjolnir. È successo durante il crossover Axis del 2014, in cui eroi e malvagi si erano scambiati di posto.
Che il sangue Asgardiano sia una corsia preferenziale per utilizzare l’arma lo scopriamo anche nella storia War Thor su Thor #20 del 2017. Volstagg, uno dei Tre Guerrieri (compagni d’armi di Thor e fra i pochi personaggi a non avere un corrispettivo nella mitologia norrena) ed amico di Thor, entra in possesso di Mjolnir per breve tempo nel periodo in cui il Dio del Tuono era indegno di portarlo. Lo impugna per proteggere Asgard dalla minaccia dei goblin.
Chiaramente negli anni la Marvel ha creato infiniti universi, multiversi ecc. In questi universi paralleli il Dio del Tuono ha dei figli i quali riescono ad impugnare il secolare martello.
Il primo è Magni Thorson, figlio di Thor e dell’Incantatrice visto nel volume Thor #68 del 2003. Il secondo è Woden Thorson, concepito con Sif apparso nel volume Guardians of the Galaxy #42 del 1993.
Sempre nel mondo degli universi infiniti scopriamo un personaggio di nome Dargo Ktor, un membro del culto del martello, il quale ha trovato il Mjolnir in una roccia e lo venera costantemente nell’attesa dell’arrivo di una persona degna. Come semplicemente si intuisce è lui stesso a sollevarlo incarnandosi in Thor del futuro.
Non potevano mancare le svariate identità terresti come Eric Masterson. L’architetto newyorkese, che compare per la prima volta su The Mighty Thor #391 nel 1988, viene salvato da Odino stesso che fonde la sua coscienza con quella di Thor. Successivamente la fusione si scioglie: Thor torna ad Asgard ed Eric perde i poteri. Per qualche anno continua a militare negli Avenger fino ad ottenere un proprio martello chiamato Thunderstrike.
Dei mortali, come abbiamo visto nell’ultimo film Thor Love and Thunder, la dottoressa Jane Foster, il primo grande amore di Thor, riesce ad impugnare il martello. Ma gli stessi poteri divini la consumano poiché non fanno altro che accelerare il processo cancerogeno del tumore al seno.
Un altro mortale che per poco ha avuto la fortuna di sollevare il Mjolnir è stato il cameraman Red Norvell. Sotto pressione di Loki Red si impossessa del martello nel volume The Mighty Thor #276 del 1978. Dopo poco muore in uno dei tanti Ragnarok.
Ma non solo terrestri e Asgardiani anche nel gruppo dei Vendicatori c’è stato chi ha preso in mano il martello divino.
Il più famoso è sicuramente Captain America. Nei film Steve Rogers tocca più volte il martello e ,in Avergers Endgame, lo solleva contro Thanos. Nei fumetti il capitano lo solleva molte più volte, la prima è stata nella storia L’eroe e il martello, di Tom DeFalco e Ron Frenz, su Thor #390 del 1988.
A differenza del grande Capitano, alcuni Avengers sono riusciti ad impugnare il martello utilizzando dei trucchetti. Iron Man in Avengers vol. 1 #122 dell’aprile 1974, afferra il martello che è alla deriva nello spazio e lo porta con sé ma anche in un periodo di transizione per il Dio del tuono in cui il martello può essere impugnato da chiunque..
Hulk invece, afferra la mano di Thor per colpirlo con il suo stesso maglio nel volume Avengers Assemble #4 del 2012. Se vogliamo essere precisi è ancora il Dio del Tuono ad usarlo.
Un altro vendicatore poco conosciuto è Wonder Man. Simon Williams, grazie all’aiuto dell’ Asgardiana Incantatrice, acerrima avversaria di Thor, acquisisce i poteri del dio del tuono cosicché riesce a utilizzare il Mjolnir e generare un turbine fatale. Tutto questo lo troviamo nel volume Marvel Comics Presents #45 del 1990.
C’è stato anche l’alieno Korbinita Beta Ray Bill, creato da Walter Simonson nel ciclo di Thor.
Beta viola nello spazio alla ricerca di un posto per il suo popolo, in prossimità della terra viene intercettato da Thor e durante lo scontro l’alieno sottrae l’arma divina ottenendone i poteri. Per sedare la battaglia Odino dona un’arma forgiata appositamente lo Stormbreaker. Volume The Mighty Thor Vol. 1 #337 del 1983.
Nonostante i degni siano persone dotate di cuore, anche alcuni Androidi si sono dimostrati tali come lo stesso Visione, il quale riesce senza problemi a padroneggiare il Mjolnir.
Ma non solo lui anche il Terribile Androide creato dal Pensatore Pazzo, il robot ruba l’arma a Thor in She-Hulk #14 del 2007. Il Distruttore, l’armatura magica forgiata da Odino, che sottrae invece il maglio a Jane Foster Thor #7 del 2015.
Sul volume Thor #305 del 1981 compare Gabriel Lan. L’ex membro dei Nova Corps viene trasformato in androide e diventa un araldo di Galactus con il nome di Air Walker e riesce a trafugare il martello.
Infine nel crossover Marvel e DC troviamo i più degni di tutti. L’amazzone Wonder Woman in Marvel vs. DC #3 del 1996 e Superman in Avengers/JLA #4 del 2004, di kurt Busiek e George Pérez. Superman oltre al martello di Thor impugna anche lo scudo di Captain America.