Dal 5 al 9 giugno 2024 si è tenuta la XII edizione di Etna Comics, l’evento più grande ed importante della Sicilia dedicato al mondo dei fumetti e della cultura pop in generale. Durante questa manifestazione, abbiamo avuto il piacere di intervistare il fumettista ed illustratore americano Charles Vess.
Charles Vess, è nato in Virginia nel 1951 ed è un fumettista specializzato nell’illustrazione fantasy. Nel 1973 consegue il BFA (Bachelor of Fine Arts) presso la Virginia Commonwealth University. Dopo una breve parentesi lavorativa nel campo dell’animazione per la Candy Apple Productions, nel 1977 si trasferisce a New York City.
Durante gli anni lavorativi nella Grande Mela ha realizzato diverse illustrazioni per pubblicazioni come “Heavy Metal“, il “National Lampoon“, “Klutz Press“, “Epic Illustrated” ed altre testate. Il suo talento nel realizzare illustrazioni fantasy viene consacrato con la produzione di vari dipinti per una edizione di “Lo Hobbit” di J.R.R. Tolkien.
Nel 1979, la Archival Press pubblica “The Horns of Elfland”, opera da lui scritta e disegnata.
Dopo aver passato gli inizi degli anni ’80 ad insegnare presso la Parsons School of Design di New York, si dedica completamente alla realizzazione di copertine per libri ed al disegno di fumetti e graphic novel.
Nella seconda metà degli anni ’80, realizza copertine per “The Raven Banner: A Tale of Asgard” di Alan Zelenetz, pubblicato dalla Marvel Comics nel 1985, “The Book of Night” pubblicato da Dark Horse Comics nel 1987, “The Warriors Three Saga” pubblicato in Marvel Fanfare #34–37 tra il 1987 ed il 1988. Vess, inoltre ha dipinto la copertina del numero di debutto di “Web of Spider-Man” del 1985 e nel 1990 ha realizzato la graphic novel “The Amazing Spider-Man: Spirits of the Earth“.
Sempre nel 1990 realizza l’adattamento ufficiale a fumetti di “Hook – Capitan Uncino” di Steven Spielberg.
Quello stesso anno, comincia la fruttuosa collaborazione con Neil Gaiman, lavorando alla serie “Sandman” su diverse storie come ad esempio “Sogno di una notte di mezza estate” pubblicata sul numero 19. La loro collaborazione continua ed in seguito, creano insieme la miniserie dal titolo “Stardust” per l’etichetta Vertigo/DC che verrà trasposta in film cinematografico nel 2008.
Nel 1993, realizza inoltre le copertine dei numeri dal 129 al 139 di “Swamp Thing” per la DC Comics.
In tre occasioni, Vess ha vinto il premio Will Eisner Award.
Ha anche fondato Green Man Press pubblicando altre opere d’arte, e delle raccolte dal titolo “The Book of Ballads” nel 2004.
Charles Vess, negli anni ha realizzato numerose illustrazioni interne e copertine per tanti libri di genere fantasy e non solo. Nel 2020 ha realizzato nuovo materiale per un’edizione lussuosa e limitata di “Stardust”.
Nell’ultimo periodo ha debuttato in libreria con il volume “The Queen of Summers’s Twilight”.
Il suo lavoro più recente è la versione illustrata di “Jonathan Strange & Mr Norrell” realizzata dalla Folio Society per cui Vess ha creato 18 illustrazioni a colori con immagini integrate in bianco e nero, un cofanetto illustrato e design di rilegatura, attualmente esaurito la cui ristampa è prevista per agosto del 2024.
Ecco di seguito la nostra intervista (sottotitolata in italiano) per la quale ringraziamo Comics Rep.
Amante da sempre del mondo giapponese e di tutte le sue estrinsecazioni, fin da piccolo rimane affascinato del mondo dei robottoni anni ‘70/’80; purtroppo l’adorata madre decide arbitrariamente un bel giorno di regalare tutti gli adorati balocchi senza nulla comunicare…gran bel trauma davvero!
Crescendo la passione sconfina anche nel mondo dei Supereroi dei Comics e quello dei cartoni animati americani.
Grande lettore dei fumetti tutti fino ai 18 anni, quando si allontana da questo mondo per dedicarsi agli studi universitari.
Come si sa, però, le grandi passioni ritornano sempre; infatti dai 26 anni in poi torna ad essere un collezionista di Myth Cloth, di Chogokin e di MasterPiece dei Transformers (grazie anche ai suoi numerosi viaggi in Giappone), ma anche di model kit dei Gundam.
Negli ultimi anni si dedica al collezionismo di statue in scala 1:4 ed 1:3 nel quale ricerca la perfezione nelle forme, pur non abbandonando i modelli dei tanto amati robottoni dell’infanzia.