Durante la XXIX Edizione del Romics, Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games tenutosi dal 6 al 9 ottobre 2022 a Roma, presso il Pala 8 Sala Grandi Eventi e Proiezioni (il Padiglione 8) sono state allestite numerose esibizioni di opere e disegni suddivise per autore.
Si comincia con la mostra “Andiamo Avanti Noi” realizzata da Emergency dove fumettisti ed illustratori si sono cimentati con numerose opere, unite dal filo rosso della lotta per i diritti e della pace, realizzate per ricordare ed omaggiare il fondatore dell’ente no profit Gino Strada, venuto a mancare il 13 agosto del 2021.
Fra gli artisti che hanno offerto i propri lavori per la mostra troviamo per citarne alcuni Zerocalcare, Makkox e Giacomo Bevilacqua oltre che Milo Manara, autore del ritratto di Gino Strada, donato ad Emergency.
Si prosegue con la mostra “Da Jurassic World a Tatooine. Personaggi e ambientazioni di grandi blockbuster tra cinema e serie” con le opere di Jama Jurabaev, concept artist, illustratore ed art director che ha lavorato e lavora tutt’ora nel mondo del cinema e dei videogiochi.
Le opere, esposte per la prima volta in Europa, rappresentano alcuni dei lavori che l’artista ha creato per la realizzazione di capolavori come “Ready Player One”, “The Mandalorian”, “Jurassic World” e “Guardiani della Galassia””.
Proseguiamo con la mostra “Fumetti Corsari – La vita, i luoghi, le opere di Pier Paolo Pasolini” allestita e curata dalla Fondazione Mario Moderni e dalla Scuola Romana dei Fumetti, che omaggia il grande autore italiano il cui talento ha toccato numerosi ambiti culturali quali poesia, letteratura, cinema e teatro.
Anche in questo caso sono numerosi gli artisti che hanno prestato il proprio talento per realizzare delle opere che omaggiano l’artista, fra cui citiamo Simone Gabrielli, Marco Valerio Gallo, Arianna Rea e Massimo Rotundo.
Questa progetto inoltre è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme”, parte del programma di iniziative culturali “PPP100 Roma racconta Pasolini”.
Presente anche la mostra “Da oriente a occidente: Yoshiko Watanabe tra animazione e fumetto” che celebra la carriera della sensei, insignita del Romics d’Oro nel corso di questa XXIX Edizione.
L’esposizione è stata suddivisa in tre sezioni distinte, ognuna delle quali evidenzia un periodo diverso della carriera della Sensei.
La prima si focalizza sulle origini, con numerosi bozzetti e disegni realizzati nel periodo di formazione assieme ai lavori creati durante la realizzazione delle storiche serie animate come “Astroboy”, “Kimba – Il Leone Bianco”, “La Principessa Zaffiro” e molte altre presso la Mushi Productions, la casa di animazione fondata dal “Dio del Manga” Osamu Tezuka.
La seconda invece si concentra sul periodo in cui la Sensei si trasferì a Roma lavorando a diverse produzioni animate nostrane – alternate al lavoro per le serie di animazioni nipponiche – come il restyle di Max, la mascotte dei gelati della Algida, per cui realizzò un corto animato o la serie di Corto Maltese oltre che la partecipazione alla realizzazione di lungometraggi come “La Freccia Azzurra”, “La Gabbianella e il Gatto” e “Aida degli Alberi”.
La terza ed ultima invece si concentra sulla produzione di fumetti e graphic novel, fra disegni e illustrazioni realizzati per fumetti e riviste italiane come Lanciostory, Skorpio, Cartoni in Tivù, Più, Il Corriere dei Piccoli e Splatter, disegnando le avventure originali di “Bia – La Sfida della Magia”, “La Principessa Zaffiro” ed Astro Boy” per citarne alcuni oltre che aver lavorato su “He-Man” e “I Was Made For Slashin’ You, Baby”.
Non mancano anche le produzioni proprie ispirate ai miti ed alle leggende dell’immaginario giapponese come “La Storia di Sayo”, “Sute – Il Figlio degli Spiriti”, “Donran” e “NoraNeko – Gatti Vagabondi” ma anche il libro illustrato per bambini de “La Fattoria degli Animali” tratto dall’omonimo racconto di George Orwell, pubblicato nel 2022.
Si passa poi all’esposizione antologica de “L’arte di Bernet” che ripercorre la prolifica carriera dell’autore, celebrata con il Romics D’Oro.
Le tavole esposte toccano quasi ogni genere del fumetto, dall’umorismo di “Dona Urraca” all’erotismo di “Chiara di notte” passando al fantasy con “Sarvan” sino al noir grottesco di “Torpedo” passando per l’horror claustrofobico “Kraken” ed arrivando alle collaborazioni per “Tex Willer”.
Il catalano Jordi Bernet è un maestro del fumetto in bianco e nero con uno stile molto definito e realistico che risulta sempre incisivo e diretto, a volte connotato da sperimentazioni di stili diversi in cui l’autore non ha paura di cimentarsi.
Presente inoltre la mostra “Una regina, due re” con alcune tavole tratte dalle tre opere più importanti di Filippo Scòzzari, fumettista, illustratore, graffico e scrittore che è considerato uno dei padri della scena del fumetto underground italiano che ha lavorato alla rivista “Il Male” e che ha contribuito alla creazione di “Frigidaire”.
La carriera dell’autore è celebrata con il Romics D’Oro e la mostra a lui dedicata prende il nome dall’omonimo volume della Coconino Press che racchiude le avventure dei suoi tre personaggi più iconici ed amati.
Suor Dentona è la regina mentre Primo Carnera e il Dottor Jack sono i due re ed assieme formano la trinità dissacrante dei racconti di Scòzzari, dove l’irriverenza e la calcata ironia rappresentano una critica senza esclusione di colpi verso il mondo in cui viviamo.