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Le mostre di Lucca Comics & Games 2023

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L’edizione del Lucca Comics & Games 2023 regala agli avventori una serie di mostre dei maestri ospiti della kermesse all’interno, come di consueto nello splendido Palazzo Ducale.

Asaf & Tomer Hanuka: A Tribe of Two

A cura di Cosimo Lorenzo Pancini e Guido Martini

(…) I due fratelli gemelli crescono, per dirla con le loro parole, come una “tribù di due persone”, e scoprono il loro superpotere grazie all’incontro casuale con una manciata di grandi del fumetto. Non servono ragni radioattivi: bastano le tavole Marvel, le visioni manga di Katsuhiro Otomo e la linea chiara ineffabile di Jean “Moebius” Giraud a spingerli sulla strada del fumetto e dell’illustrazione. Lo fanno con storie personali e tempi diversi, l’uno (Asaf) lavorando in patria e pubblicando per il mercato europeo; l’altro (Tomer) cercando fortuna negli Stati Uniti, e trovandola infine grazie alle copertine realizzate per il New Yorker, il traguardo ideale per ogni illustratore. Negli anni in cui seguono ognuno il proprio diverso percorso non perdono – del resto sono gemelli – il contatto continuo, collaborando su fumetti (Il Divino sui testi di Boaz Lavie), concept art per l’animazione (Valzer con Bashir di Ari Folman) e su progetti personali artistici (The Moodies). Il loro superpotere è il disegno, e lo stile di entrambi è figlio delle mille contaminazioni del presente, basato sulla semplicità apparente della linea chiara franco-belga unita alla sensibilità digitale che mixa videogame art, anime e riferimenti alle avanguardie del Novecento. (…)

Garth Ennis: Till the End of His Words

A cura di Luca Bitonte e Alessandro Apreda

Questa non è solamente una mostra sul Maestro di Belfast, ormai cittadino di NY: piuttosto su di lui e i suoi amici, su quel rapporto unico che può nascere solo tra i tavoli di un pub. Lui li ha conservati tutti, questi affetti, esaltandoli e traendo dalla somma delle singole parti una forza incredibile. Questa è una mostra sul legame indissolubile tra queste persone, e sull’arte infinita che ne è scaturita. (…) Una mostra collettiva, che prova a rendere omaggio all’incredibile storytelling del ragazzaccio, e contemporaneamente a chi questo storytelling lo ha reso reale, possibile, efficace, carnale e materiale. Questo percorso espositivo vuole esaltare il lavoro, la dedizione e l’arte di tanti artisti, tanti artigiani che hanno dato corpo all’idea di Garth, imprimendola nella memoria del lettore. (…) Loro hanno dato un volto a Jesse e lo hanno accompagnato nella sua ricerca di Dio; hanno impresso quel dito medio alzato contro i demoni, e contro i lettori, da John Constantine; hanno reso espressivo e amabile Tommy Monaghan; hanno reso il dramma della guerra come raramente si era visto nei cicli di fumetti bellici, tanto cari a Garth; hanno reso reali i supereroi con i quali mai vorresti avere a che fare, i terribili ragazzi di The Boys. (…)

Usamaru Furuya: This Time is Different

A cura di Giovanni Russo e Paolo La Marca

C’è una specie di “new wave” che scorre sottotraccia nel fumetto giapponese contemporaneo, e che, per connaturata modestia più che per mancanza di consapevolezza, preferisce non emergere e definirsi tale. (..) Dovendo fare un nome per indicarne un possibile baricentro, geometrico prima ancora che qualitativo, sarebbe forse quello di Taiyo Matsumoto.
È una new wave che mantiene la centralità per personaggi marginali propria del gekiga; che si interessa alle ossessioni individuali, alla depressione intesa come inadeguatezza al vivere civile e alle sue richieste performative; che tratta l’infanzia non come eden nostalgico né come fase di formazione, a meno di intendere quest’ultima come una precoce attitudine alla resilienza di fronte al male del mondo, non ancora offuscata dalla disperazione dell’adulto. C’è spazio anche per il sesso, che si pone di fronte all’alienazione sia come sintomo sia come possibile via di fuga. Ma soprattutto, caratterizza questa onda anomala una peculiare idiosincrasia verso le risoluzioni, con trame e personaggi che rimangono sospesi e finali che raramente sanno di chiusura, tendenti alla morbida malinconia più che al lieto fine, al perdurante disagio più che alla tragedia, all’assenza più che alla presenza. Gli autori sembrano continuamente sottolineare che le loro storie sono tessute con stoffa comune, esempi di un repertorio ordinario e non casi esemplari, carichi di forza romanzesca. (…)

AkaB: Qui non esiste morale

A cura di Carlotta Vacchelli

Gabriele di Benedetto, AkaB (1976-2019), esprimeva, nella ricerca artistica e nell’instancabile attività professionale, tensioni discordi, pulsioni centripete, dinamiche contraddittorie. Lo raccontano le tante voci attive nei diversi mestieri del fumetto che hanno contribuito al progetto AkaB: Qui non esiste morale: illustratori, sceneggiatori, animatori, editori, grafici, organizzatori di festival, collezionisti, galleristi, curatori e altri promotori, più o meno visibili, della Nona Arte lo ricordano come personalità chiave nella fase più recente della storia del fumetto italiano e internazionale. Chi si sofferma sulla moltitudine di esperienze cui AkaB ha dato impulso e struttura, chi ne ricorda la traboccante inquietudine creativa, chi ne coglie il costante trasformarsi attraverso tecniche, stili, media di erenti, rimanendo, nella sperimentazione, sempre fedele alla propria ispirazione: l’analisi – esplicita, ma mai compiaciuta, disperata perché votata al disincanto senza patetismi, cinica e delicata a un tempo – della dolorosa, instabile moltitudine delle forme che compongono la nostra interiorità. (…)

Amélie Fléchais: Sentieri smarriti, sentieri ritrovati

a cura di Roberto Irace

Character designer, animatrice, illustratrice, fumettista, autrice… sono alcune tra le tante anime di Amélie Fléchais. Francese, classe 1989, sarà per la prima volta a Lucca Comics & Games con la più grande mostra a lei dedicata, la prima in Italia, un’esposizione che contiene tavole estratte dai suoi primi lavori autoriali come Il sentiero smarrito e Lupetto Rosso, L’uomo Montagna, realizzato con Séverine Gauthier e la pluripremiata opera Le Guerriere della Valle, realizzata con Jonathan Garnier (tutti editi in Italia da Tunué). Una serie di storie per ragazzi, che sussurrano anche agli adulti. Un affresco sul crescere e sul divenire con fiabe capovolte, le prime avventure, la natura che si ribella alle brutture dell’uomo: sono solo alcuni dei temi che l’autrice affronta nelle sue opere piene di poesia. Opere che, partendo dal media del fumetto, sono anche caratterizzate da una forte impronta illustrativa e di animazione. Il tutto accompagnato da illustrazioni personali inedite e alcuni degli studi di personaggi, sfondi e ambienti fatti per film come La canzone del mare (Cartoon Saloon), Onward (Pixar) e Trolls (Dreamworks). (…)

Luis Royo & Romulo Royo: Art Generations

A cura di Mauro Bruni

Considerato il più influente artista europeo del suo genere, Luis Royo torna a Lucca Comics & Games con una mostra in Palazzo Ducale dedicata alla sua arte fantastica. I suoi lavori di stampo fantastico ed erotico lo hanno reso uno dei più importanti artisti contemporanei del suo campo. Ha esposto in numerose mostre e i suoi libri sono diventati dei punti di riferimento per molti artisti successivi; nel 2016 ha lasciato l’impronta delle mani per la Walk of Fame di Lucca Comics & Games. Nel percorso della sua straordinaria carriera, non può però mancare il lavoro svolto insieme al figlio Romulo, uno dei talenti più cristallini fra gli artisti contemporanei. Due generazioni a confronto che si avvicinano fino a creare un’unica immagine utilizzando le tecniche più amate da ognuno dei due artisti. L’espressività delle guerriere e le visionarie città futuristiche si fondono con le architetture della Galleria Ammannati, una comunione di tecniche e di visioni che stupiranno i visitatori dell’esposizione dedicata ai Royos. (…)

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