Abbiamo avuto il piacere di intervistare il disegnatore, storyboard artist ed illustratore Marco Valerio Gallo che ci ha raccontato di come ha iniziato, in cosa consiste il suo lavoro ed alcuni aneddoti legati ad esso.
Per l’intervista siamo stati ospitati presso la Scuola Romana dei Fumetti, sita in Roma alla via Flaminia n. 29, i cui responsabili ringraziamo per la disponibilità.
Storyboard-artist per i film “Freaks Out”, “Lo Chiamavano Jeeg Robot”, “Il Ragazzo Invisibile”, “Brutti e Cattivi”, lavora con le maggiori produzioni cinematografiche italiane realizzando storyboard per il cinema, televisione, pubblicità e serie tv per Netflix, Amazon, Sky, Disney+ collaborando condiversi registi tra cui Andrei Konchalovsky, Gabriele Mainetti, Paolo Sorrentino, F. Özpetek, Sergio Castellitto, Gabriele Salvatores, Carlo Verdone, Ricky Tognazzi, Pupi Avati, Pietro Castellitto e molti altri.
In particolare, la collaborazione con il regista Gabriele Mainetti inizia nel 2014 quando realizza gli storyboard per “Lo Chiamavano Jeeg Robot” e prosegue fino ad oggi.
Per “Freaks Out” oltre agli storyboard ha realizzato tutti i disegni di scena del villain Mr Franz e i titoli di coda.
Nel 2016 vince il premio Pellicola D’Oro come miglior storyboard artist per “Lo Chiamavano Jeeg Robot” di G. Mainetti.
È il primo storyboard artist italiano a ricevere tale riconoscimento, che vince di nuovo nel 2018, per “Brutti e Cattivi” di Cosimo Gomez e per la terza volta nel 2022 proprio per “Freaks Out“.
In pubblicità ha lavorato per marchi come Mulino Bianco, Honda, Toyota, Missoni, Campari, Ferrero, Ponti, Angelini, De Cecco, Mulino Bianco, Birra Moretti, Tim.
È anche docente alla Scuola Romana dei Fumetti e all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Il compito dello storyboard artist è quello di elaborare graficamente l’idea del regista, nello specifico creare tavole di pre-visualizzazione, disegnate come se fossero dei fumetti.
La funzione di questo materiale è quella di rendere chiaro il lavoro del registra sia alla produzione per concretizzare i costi, che alla troupe coinvolta per il film ma, serve anche allo stesso regista per farsi un’idea di come verrà fuori il film.
La figura dello Storyboard Artist è da sempre usata negli USA ma da qualche anno a questa parte anche in Italia sta prendendo piede grazie alla nuova tipologia di proposta cinematografica; infatti in Italia, finalmente, si torna a parlare di film di genere e, quindi, per la buona riuscita di un film “impegnativo” è importante la figura dello Storyboard Artist.
Abbiamo bisogno di queste figure ed è importante riconoscerle come tali in qualsiasi ambito.
Vi lasciamo alla nostra bellissima ed interessantissima intervista.
Ringraziamo infinitamente Marco Valerio Gallo per la sua disponibilità e ringraziamo nuovamente la Scuola Romana dei Fumetti per l’ospitalità.